Approccio

Che cos'è la psicoanalisi della relazione

L’approccio psicoanalitico della relazione pensa che una persona non possa essere descritta dai suoi sintomi, ma che al contrario sia importante comprendere il significato unico di quei sintomi per quello specifico paziente, anche in rapporto alle relazioni della sua vita. Il disagio psichico è infatti l’esito delle varie configurazioni relazionali della vita di un paziente.

La comprensione del significato dei sintomi, più che essere una verità trasmessa dal terapeuta al paziente, è un apprendimento che deve essere costruito collaborativamente.

Lo strumento più importante è la relazione che si instaura tra paziente e analista: la sofferenza psicologica è una sofferenza relazionale che inevitabilmente verrà messa in scena con l’analista.
Per questo motivo in psicoanalisi non ci sono protocolli, né compiti o consigli che un terapeuta può prescrivere al paziente a partire dai suoi sintomi.

Il paziente deve invece trovare insieme al terapeuta le soluzioni per sciogliere quei meccanismi che generano sofferenza nelle proprie relazioni. Il rapporto analitico può essere concepito come uno spazio in cui fare delle prove in sicurezza con una persona diversa da sé, per raggiungere quella consapevolezza che permetterà al paziente di migliorare le relazioni importanti della sua vita.

Un paziente va in terapia per sentirsi meglio e per sentirsi meglio ha bisogno di trovare un terapeuta che sia capace di comprendere il modo unico in cui soffre.

Che cos'è la psicoanalisi della relazione

L’approccio psicoanalitico della relazione pensa che una persona non possa essere descritta dai suoi sintomi, ma che al contrario sia importante comprendere il significato unico di quei sintomi per quello specifico paziente, anche in rapporto alle relazioni della sua vita. Il disagio psichico è infatti l’esito delle varie configurazioni relazionali della vita di un paziente.

La comprensione del significato dei sintomi, più che essere una verità trasmessa dal terapeuta al paziente, è un apprendimento che deve essere costruito collaborativamente.

Lo strumento più importante è la relazione che si instaura tra paziente e analista: la sofferenza psicologica è una sofferenza relazionale che inevitabilmente verrà messa in scena con l’analista.
Per questo motivo in psicoanalisi non ci sono protocolli, né compiti o consigli che un terapeuta può prescrivere al paziente a partire dai suoi sintomi.

Il paziente deve invece trovare insieme al terapeuta le soluzioni per sciogliere quei meccanismi che generano sofferenza nelle proprie relazioni. Il rapporto analitico può essere concepito come uno spazio in cui fare delle prove in sicurezza con una persona diversa da sé, per raggiungere quella consapevolezza che permetterà al paziente di migliorare le relazioni importanti della sua vita.

Un paziente va in terapia per sentirsi meglio e per sentirsi meglio ha bisogno di trovare un terapeuta che sia capace di comprendere il modo unico in cui soffre.

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